Superordine: Dictoyoptera
Ordine: Mantodea
Famiglia: Mantidae
Sottofamiglia: Mantinae
Genere: Sphodromantis
Specie: Sphodromantis lineola (Burmeister, 1838)
Testi e foto: Andrea Santamaria
Origine: Africa centro - orientale
Ordine: Mantodea
Famiglia: Mantidae
Sottofamiglia: Mantinae
Genere: Sphodromantis
Specie: Sphodromantis lineola (Burmeister, 1838)
Testi e foto: Andrea Santamaria
Origine: Africa centro - orientale
Descrizione:
Il dimorfismo sessuale è molto evidente allo stadio adulto e meno negli stadi giovanili.
Il metodo più sicuro ed efficace per poterle sessare è quello di contare i segmenti addominali: nei maschi sono 7 mentre nelle sono femmine 6.
Il dimorfismo sessuale è molto evidente allo stadio adulto e meno negli stadi giovanili.
Il metodo più sicuro ed efficace per poterle sessare è quello di contare i segmenti addominali: nei maschi sono 7 mentre nelle sono femmine 6.
Da adulti, le differenze tra i due sessi son ben visibili: i maschi presentano una corporatura esile e slanciata che arriva a misurare 7 cm circa, ha antenne lunghe e ali che superano la lunghezza dell'addome. Le femmine hanno un addome molto più gonfio, antenne più corte e capo più grande, inoltre possono raggiungere gli 11 cm.
Entrambi i sessi sono dotati di ali ben sviluppate allo stadio adulto, ma solo il maschio, grazie anche alla sua corporatura, è capace di volare.
Entrambi i sessi sono dotati di ali ben sviluppate allo stadio adulto, ma solo il maschio, grazie anche alla sua corporatura, è capace di volare.
La colorazione può variare dal verde chiaro al verde scuro, fino ad arrivare al marrone chiaro.
Temperatura ed umidità possono influire sui colori dell'esemplare.
Il primo paio di zampe è di tipo raptatorio: presentano forti spine sulla parte frontale del femore e sulla tibia; quest'ultima presenta alla fine una sorta di uncino. Alla tibia è unito il tarso che permette alla mantide di arrampicarsi.
Temperatura ed umidità possono influire sui colori dell'esemplare.
Il primo paio di zampe è di tipo raptatorio: presentano forti spine sulla parte frontale del femore e sulla tibia; quest'ultima presenta alla fine una sorta di uncino. Alla tibia è unito il tarso che permette alla mantide di arrampicarsi.
Allevamento:
L'allevamento di questa specie non risulta affatto difficile, in quanto è molto robusta e non disdegna alcun tipo di preda.
Di solito le neanidi vengono situate in bicchieri di plastica (ad esempio quelli per la birra da 0,4/0,5L) fino a quando questi non saranno troppo "stretti" e "bassi" (il contenitore deve essere almeno il doppio della lunghezza della mantide, per far si che durante la muta l'esemplare non riscontri problemi); all'interno possiamo inserire un paio di rametti della lunghezza del contenitore e chiudere il tutto con del tulle (si preferisce alla zanzariera in quanto il tulle, essendo a "maglie" più strette, non permette l'uscita delle Drosophile una volta inserite all'interno) ed un elastico.
La temperatura ottimale è di circa 27°C con umidità del 60% (l'umidità è fondamentale durante la fase di muta). La temperatura può salire senza problemi fino ad un massimo di 32/33°C e scendere fino ad un minimo di 18/20°C; se si varca la soglia limite, la mantide potrebbe risentirne seriamente e la conseguenza peggiore sarebbe la morte dell'esemplare.
L'allevamento di questa specie non risulta affatto difficile, in quanto è molto robusta e non disdegna alcun tipo di preda.
Di solito le neanidi vengono situate in bicchieri di plastica (ad esempio quelli per la birra da 0,4/0,5L) fino a quando questi non saranno troppo "stretti" e "bassi" (il contenitore deve essere almeno il doppio della lunghezza della mantide, per far si che durante la muta l'esemplare non riscontri problemi); all'interno possiamo inserire un paio di rametti della lunghezza del contenitore e chiudere il tutto con del tulle (si preferisce alla zanzariera in quanto il tulle, essendo a "maglie" più strette, non permette l'uscita delle Drosophile una volta inserite all'interno) ed un elastico.
La temperatura ottimale è di circa 27°C con umidità del 60% (l'umidità è fondamentale durante la fase di muta). La temperatura può salire senza problemi fino ad un massimo di 32/33°C e scendere fino ad un minimo di 18/20°C; se si varca la soglia limite, la mantide potrebbe risentirne seriamente e la conseguenza peggiore sarebbe la morte dell'esemplare.
Queste mantidi a differenza di alcune altre specie, tendono ad inseguire la preda una volta localizzata, senza aspettare che essa le passi accanto. Possiamo offrire prede grandi quanto la metà del loro corpo (riescono a predare anche insetti molto più grandi di loro); il nutrimento migliore per le neanidi, sono le Drosophile.
Possiamo offrire tuttavia una vasta gamma di insetti: grilli, cavallette, camole del miele, tarme della farina, kaimani, farfalle, mosche.
Proprio per questa loro indole famelica ed aggressiva, si consiglia di tenere non più di un esemplare per contenitore per evitare episodi di cannibalismo.
Si consiglia di nebulizzare mediamente una o due volte alla settimana.
Si consiglia di nebulizzare mediamente una o due volte alla settimana.
Biologia:
Una volta raggiunto l'ultimo stadio (di solito 6/7 mute), prima di tentare la riproduzione, è meglio aspettare 15 giorni circa per far sì che entrambi i sessi raggiungano la giusta maturità sessuale. In questo periodo potremo nutrire gli esemplari più spesso. Non sempre però le femmine sono predisposte sin da subito alla copula e, in caso di "rifiuto" bisogna separarli e ritentare dopo qualche giorno.
Le femmine del genere Sphodromantis, tendono ad essere molto aggressive nei confronti del maschio e non è cosa rara assistere a scene di cannibalismo a discapito del maschio.
Una volta iniziata la copula però, il maschio riesce a completare la fecondazione anche senza alcune parti del corpo, compresa la testa.
Per evitare questo, è opportuno nutrire nel frattempo la femmina e, successivamente, avvicinarle il maschio da dietro.
Dopo pochi minuti il maschio inizierà la fecondazione, che potrà durare anche più di 10 ore.
Una volta che il maschio si stacca, bisogna riportarlo nella sua teca. Se la femmina è abbastanza grossa riuscirà a deporre, con una solo copula, più di un'ooteca fertile (il numero è variabile). La deposizione della prima ooteca avverrà nel giro di 8/16 giorni.
Una volta che il maschio si stacca, bisogna riportarlo nella sua teca. Se la femmina è abbastanza grossa riuscirà a deporre, con una solo copula, più di un'ooteca fertile (il numero è variabile). La deposizione della prima ooteca avverrà nel giro di 8/16 giorni.
Dopo che la femmina avrà deposto è bene spostarla, o comunque spostare l'ooteca, per evitare che le future neanidi vengano predate.
Se l'ooteca è attaccata ad un rametto possiamo spostarla direttamente in un altro contenitore.
Dall'ooteca, dopo circa 60/80 giorni, usciranno le neanidi (in media 150).
Se l'ooteca è attaccata ad un rametto possiamo spostarla direttamente in un altro contenitore.
Dall'ooteca, dopo circa 60/80 giorni, usciranno le neanidi (in media 150).
Etologia:
È una specie particolarmente aggressiva nei confronti di altri esemplari.
Tende al cannibalismo anche nei confronti di esemplari più piccoli.
Grado di difficoltà da 1 a 5: 1
È una specie particolarmente aggressiva nei confronti di altri esemplari.
Tende al cannibalismo anche nei confronti di esemplari più piccoli.
Grado di difficoltà da 1 a 5: 1