Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Gekkonidae
Genere: Paroedura
Specie: Paroedura picta (Peters, 1854)
Ordine: Squamata
Famiglia: Gekkonidae
Genere: Paroedura
Specie: Paroedura picta (Peters, 1854)
Testi e foto: Andrea Santamaria
Origine:
Questi gechi, crescono fino ad un massimo di 14/15 cm e, il dimorfismo sessuale inizia a essere evidente dopo alcuni mesi di vita.
Il maschio presenta delle sacche contenenti gli emipeni, mentre la femmina ne è sprovvista.
Il maschio presenta delle sacche contenenti gli emipeni, mentre la femmina ne è sprovvista.
E' possibile allevare questi gechi, sia in box (di solito in strutture chiamate "rack"), sia in terrari. Le dimensioni minime per una coppia, o meglio per un trio, sono di 45 X 45 X 40H (l'altezza a mio avviso può essere anche un pò più bassa, essendo gechi terricoli).
L'arredamento può essere sia basilare (costituito da carta assorbente come substrato, tana calda, tana umida (composta da fibra di cocco o sfagno) umido), ciotola del cibo e dell'acqua), sia "naturalistico" (utilizzando torba/fibra di cocco come substrato, vari nascondigli, piante, rocce ecc.). L'arredamento basilare, nonostante sia meno gradevole dal punto di vista estetico, risulta molto più igienico e molto più gestibile dal punto di vista delle pulizie.
Le cose che non devono mai mancare sono: ciotola dell'acqua, ciotola del cibo, tana umida (all'interno di questa tana, possiamo mettera torba bionda, fibra di cocco, sfagno, inumidite, che renderanno al geco più facile il distaccamento della muta) e tana calda.
L'arredamento può essere sia basilare (costituito da carta assorbente come substrato, tana calda, tana umida (composta da fibra di cocco o sfagno) umido), ciotola del cibo e dell'acqua), sia "naturalistico" (utilizzando torba/fibra di cocco come substrato, vari nascondigli, piante, rocce ecc.). L'arredamento basilare, nonostante sia meno gradevole dal punto di vista estetico, risulta molto più igienico e molto più gestibile dal punto di vista delle pulizie.
Le cose che non devono mai mancare sono: ciotola dell'acqua, ciotola del cibo, tana umida (all'interno di questa tana, possiamo mettera torba bionda, fibra di cocco, sfagno, inumidite, che renderanno al geco più facile il distaccamento della muta) e tana calda.
La temperatura ambiente va bene per questi gechi, e in inverno in caso di temperature troppo basse, possiamo aiutarci con dei cavetti/tappetini riscaldanti che, andranno messi sotto 1/3 del terrario. L'umidità può variare dal 65 al 75%.
L'alimentazione sarà a base di: grilli, tarme della farina, blatte e saltuariamente camole del miele (essendo molto grasse).
L'integrazione è molto importante, quindi bisogna spolverare le prede con calcio+D3 3 volte a settimana e lasciare a disposizione una ciotolina con del carbonato di calcio (in caso di necessità sarà stesso il geco ad andare a leccarlo).
Essendo notturni, non necessitano obbligatoriamente di lampade/neon UVB.
L'alimentazione sarà a base di: grilli, tarme della farina, blatte e saltuariamente camole del miele (essendo molto grasse).
L'integrazione è molto importante, quindi bisogna spolverare le prede con calcio+D3 3 volte a settimana e lasciare a disposizione una ciotolina con del carbonato di calcio (in caso di necessità sarà stesso il geco ad andare a leccarlo).
Essendo notturni, non necessitano obbligatoriamente di lampade/neon UVB.
Crescendo, i gechi, faranno una serie di mute. Durante questa fase, è fondamentale la tana umida che aiuterà il geco nel staccare la vecchia pelle dalla nuova. Dopo questa fase è importante osservare se vi sono "laccetti" di muta in prossimità della coda, delle articolazioni e delle dita. Se il geco non riesce a completare la muta da solo, possiamo aiutarlo noi nel staccarla, inumidendo quella zona con acqua tiepida, e aiutandoci con le dita, o con un cotton fioc.
Non sono rari i casi in cui questi "lacci" provocano necrosi.
Non sono rari i casi in cui questi "lacci" provocano necrosi.
La riproduzione di questi gechi è abbastanza semplice. Una volta che che la femmina ha raggiunto un peso adatto e "sicuro", intorno ai 20 gr. circa (anche di meno a volte), la si può mettere insieme al maschio. In questa fase il maschio stressa parecchio la femmina, cercando di accoppiarsi numerose volte. Dopo circa 15/20 giorni, avverrà la prima deposizione (2 uova in media). Dopo la successiva deposizione, possiamo anche separare gli esemplari.
Solitamente la femmina depone le uova nella tana umida; quest'ultime vanno raccolte con molta attenzione per non girarle e inserite in una scatoletta forellata, su un substrato di perlite (anche la vermiculite è buona) con l'aggiunta di acqua in un rapporto 1:1.
Una volta fatto questo poniamo il tutto in incubatrice, impostando la temperaturà a 27°C con umidità del 65/70%. Dopo circa 50/60 giorni schiuderanno.
Importanti per un buona riuscita nell'accoppiamento e nella deposizione, sono anche temperatura e umidità.
La femmina successivamente andrà nutrita per bene, per farle recuperare peso ed energie perse dopo l'accoppiamento/deposizione.
Solitamente la femmina depone le uova nella tana umida; quest'ultime vanno raccolte con molta attenzione per non girarle e inserite in una scatoletta forellata, su un substrato di perlite (anche la vermiculite è buona) con l'aggiunta di acqua in un rapporto 1:1.
Una volta fatto questo poniamo il tutto in incubatrice, impostando la temperaturà a 27°C con umidità del 65/70%. Dopo circa 50/60 giorni schiuderanno.
Importanti per un buona riuscita nell'accoppiamento e nella deposizione, sono anche temperatura e umidità.
La femmina successivamente andrà nutrita per bene, per farle recuperare peso ed energie perse dopo l'accoppiamento/deposizione.
Questo è il risultato dopo 51 giorni di incubazione a 27/28°C.